HBC | small the wonder | Shot #30: Taiwan MC presenta Nah Leave Me Corner
4887
post-template-default,single,single-post,postid-4887,single-format-standard,ajax_leftright,page_not_loaded,qode-page-loading-effect-enabled,,qode_grid_1200,qode-content-sidebar-responsive,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-11.1,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-6.9.0,vc_responsive
 

Shot #30: Taiwan MC presenta Nah Leave Me Corner

Shot #30: Taiwan MC presenta Nah Leave Me Corner

Sono molto contento che il 30esimo shot della nostra rubrica #Trigger capiti proprio su un artista che rispetto e ammiro moltissimo. Dopo l’incontro con gli Africa Unite intervistati da Fede di Puma, sono lieto di parlare ancora di un artista europeo, che forse più di altri è riuscito a mettere d’accordo il reggae, la dancehall, il rap e la musica elettronica. Parlo del marsigliese Taiwan MC, alfiere d’ordinanza nella scuderia di Chinese man Records e che ad oggi ha realizzato un nuovo EP dal titolo Nah Leave Me Corner, la cui versione in vinile è ovviamente già finita nel nostro stash speciale.
Forse di Taiwan si sa poco a livello personale, ma c’è molto materiale a livello professionale. Principalmente perché è un artista molto produttivo e curioso, senza dimenticare che ha una modalità di comunicazione anche visiva molto vincente. In qualche modo, in termini di musica reggae / dub, ha da sempre una chiave europea da sfoderare, rendendolo così un talento su tanti aspetti.

Nah Leave Me Corner è una tune da sound system così come lo può essere da semplice ascolto. Sia sentirlo sull’impianto, sia nelle cuffiette qui si parla di altissima qualità.

Ciao Taiwan, grazie mille per il tuo tempo in questo numero di Trigger! Prima di tutto, parliamo del tuo ultimo EP: “Nah Leave Me Corner” qual è il concetto di questo progetto e come puoi definire la tua carriera fino ad ora?

Ciao Trigger!
Questo è il mio nuovo EP, incentrato su influenze reggae, rub a dub, dub e jungle. Ha 3 vocal su un lato e 3 version alternative sul lato B; è stato prodotto da Son Of A Pitch, Von D e da me stesso. Davojah & Dapatch si posizionano sul microfono e una tune è remix di una canzone che ho fatto per Manudigital: Reach The Sky (abbiamo fatto 2 mix diversi da quello originale, inclusa una versione selvaggia jungle)! Questo EP contiene anche alcune tracce strumentali… È la prima volta che me ne esco con un prodotto del genere, con remix e versioni di dub incluse nella versione originale e penso che ripeterò l’esperimento.. se le persone lo apprezzano, ovviamente 🙂 La mia carriera è formata da tanta passione, mosse fortunate e incontri giusti al momento! Certo che ho lavorato un bel po ‘per arrivare qui, ma mi sento di dire che ho sempre mantenuto coerenza con il mio percorso artistico, cercando di perfezionare le mie abilità… et voilà 🙂

Puoi descrivere la tua storia con la cultura sound system e la musica reggae? Quando inizi con la Chinese Records e come costruisci il tuo stile?

Ho ascoltato reggae sin da bambino, dopo l’influenza dei miei cugini più grandi che collezionavano cassette e album di tutti gli artisti foundation: quindi sono cresciuto ascoltando Bob Marley, Peter Tosh, Burning Spear, Israel Vibration, Culture, Dennis Brown, Jacob Miller etc…
Poi ho scoperto la cultura del rave illegale e dei sound system alla fine degli anni ’90 e la mia curiosità è esplosa per i vinili, drum & bass, raving & emceeing! Abbiamo avviato un progetto chiamato Cool & Deadly con alcuni amici a Parigi nel 2005 e ho iniziato a destreggiarmi come mc su basi jungle / drum and bass! Il mio stile è sempre stato reggae e rub a dub. Rimare su riddim diversi mi ha dato la possibilità di lavorare molto sull’improvvisazione e l’esaltazione della folla! I ravers sono un pubblico potentissimo e sono sempre molto attenti al lavoro che c’è dietro la proposta musicale sul palco.
Più tardi, nel 2010 ho incontrato Chinese Man Records tramite un amico comune: Tchicky Al Dente della Clek Clek Boom, che mi ha detto che dovevo incontrare questi ragazzi di Marsiglia e che avevano bisogno di un buon mc 🙂
Il resto è storia;)


Un aspetto molto importante delle tue produzioni è la grafica.
Hai uno stile nelle copertine dei tuoi dischi che li rende unici.
Come è nata questa passione per i fumetti e chi ha creato i bellissimi disegni dei tuoi album?

Le copertine sono tutte disegnate da Ouikid aka Julien Loïs. Lui è l’artista dietro a tutte le opere di Chinese Man Records!
Ha uno stile killer ed è rispettato nel mondo del fumetto e dell’arte così come nella scena musicale.
Ha un’incredibile cultura anche cinematografica e trova sempre la buona ispirazione per descrivere visivamente i miei suoni.
Non posso dire di essere un hardcore fan di fumetti, non sono un collezionista, ma mi piace leggere comics, mi piace anche la scena dei graffiti, la street art mi ha sempre interessato, mi piace osservare le cose che accadono intorno all’ambiente urbano…


Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno oggi?
Quali paesi ti piacerebbe visitare e portare la tua musica?

Il mio sogno è quello di essere totalmente indipendente, essere in grado di sapere come scrivere, produrre, mixare e padroneggiare le mie canzoni, imparare di più sulle diverse tecniche, costruire un vero studio e magari produrre alcuni nuovi stili! Sono molto grato alla musica per avermi portato in giro per il mondo, e sono felice di scoprire ogni volta nuovi posti!
Non sapere dove andrai dopo è una sensazione molto intensa, quindi niente piani… vediamo come va a finire! 🙂

 

Trovi Taiwan MC cliccando questo link

Potrebbe interessarti anche il nostri Trigger su Manudigital, clicca questo link.

Un ringraziamento sentito e, come sempre, passo la nostra pistola musicale al mitico Fede di Puma.
Nice shot, once again!