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Segnatevi il nome di Beatrice Dellacasa perché farà sfaceli

Segnatevi il nome di Beatrice Dellacasa perché farà sfaceli

Lei, a me manca lei, la mia musica.

Questo è il ritornello che Beatrice Dellacasa ha cantano per i Funky Business Click, di cui abbiamo già parlato in un episodio di Trigger. Quando ho sentito il pezzo, ovviamente, sono rimasto molto colpito da come Bea dice LEI, come lo associa alla musica, come rende la musica stessa molto femminile e le dona uno sguardo affettuoso, armonico, che fa battere il cuore. Prima di questa tune, non sapevo chi fosse Beatrice. Non ne avevo la minima idea, forse anche perché è giovanissima e ha iniziato da poco a farsi ispirare dalla Musa. Eppure, mi è bastato quel LEI per rimanere folgorato, dal talento, dalla voce, dal modo di porsi anche davanti al video. Ho stretto amicizia con i ragazzi di Bologna e ho avuto modo di indagare meglio la scena, ma il nome di Bea restava legato a quella song e niente di più. Poi, un bel giorno, come dal nulla ha cominciato a girare il nome Blurango.

A parte che con un nome così non si può far finta di niente, ho spulciato tra i vari social e ho scoperto non solo che i Blurango sono una realtà promettente e già famelica, ma anche tra i membri è presente anche Bea. Da quel momento in poi è seguita una serie di scambi prima social e presto anche audio, della realtà chiamata Blurango, riuscendo in pochi video a farmi uscire di testa. Un mix di hip hop, soul, jazz style con anche beatbox che non vedo l’ora di vedere e sentire live. Slam poetry e groove, un po’ di fumo, il suono del sax, la voce di Bea, il ritmo. Quindi, anche se so di ripetermi, un’altra volta sono convinto che in quel di Bologna c’è del talento diverso, speciale, nuovo e soprattutto giovane. Alla fine Bea l’ho trovata, le ho scritto, ci siamo un po’ rincorsi e alla fine abbiamo parlato un po’. E per me è stato un grande onore, perché sono convinto che la Gyal di questo #gyalpowder arriverà lontano.

RR: Ciao Bea grazie del tuo tempo su Reggaeradio.it
Uno dei motivi per cui ti ho voluta fortemente protagonista di questa puntata di Gyal Powder è perché sembra che tu con la musica viva perennemente. Sei molto giovane e già la tua voce partecipa a diversi progetti interessanti. Vuoi presentarti ai lettori di Gyal Powder?

BDC: Ciao a tutti!
Sono Beatrice, ho 20 anni e nella vita studio e lavoro con il canto.
Faccio parte di più progetti come Blurango e Gipsy Caravan. Ho collaborato nell’ultimo anno con i Funky business e gli Otm. Ho cominciato a cantare solo 4 anni fa, ma ho scoperto che mi piace talmente tanto che voglio diventi il mio lavoro oggi e nel futuro.

RR: Con i Blurango siete in finale allo Sziget & Home Sound Fest. Avete partecipato alle selezioni, ma non solo. Vi siete fatti conoscere non solo sui social, ma roots style per le strade di Bologna, performando dal vivo. Come vivi e come vivete tutti quanti questa avventura targata Blurango?

BDC: Blurango per noi è un “viaggio mistico” fatto di storie vere raccontate attraverso di noi, attraverso le nostre sei diverse personalità. Ci piace avere a che fare con la gente, farla muovere e coinvolgerla, tutti quelli che ci conoscono sanno che i nostri live sono molto “interattivi”. La ricetta Blurango è “regaz di bolo” con un’ aggiunta di stile, groove e tanta voglia di divertirsi facendolo con gusto. Io personalmente la vivo come “casa base”. Sono capitata li un anno fa, completamente per caso e ora penso solo a come poter crescere insieme.

RR: C’è sempre qualcosa di soul e qualcosa in levare anche nel tuo style. Sei nel ritornello di LEI dei Funky Business Click che fanno hip hop. Con i Blurango sembri una giovane Dawn Penn, poi ti trasformi in zingara con i Gipsy Caravan. Quali sono le tue ispirazioni musicali e in quali altri progetti ti vedremo nel futuro?

BDC: Quest’anno sto provando e sperimentando varie strade, per imparare più possibile e per capire dove voglio andare.
Io arrivo da Amy Winehouse e Lucio Dalla, negli ultimi anni mi sono innamorata di J.Cole e Chance the Rapper e sto iniziando a entrare nel mondo magico del jazz. In futuro, oltre a un Blurango carichissimo, mi vedrete e soprattutto sentirete in un progetto solista. Ancora più ideale che concreto, ma pian piano si stanno muovendo i primi passi e stanno nascendo idee molto interessanti.

RR: Qual è la parte più difficile di tutta questa creatività? Quali sono gli aspetti più duri da tenere conto quando si vuole lavorare con la musica? Che consiglio daresti a tutte le ragazze che come te desiderano impegnarsi seriamente e magari temono i provincialismi dell’Italia?

BDC: La parte più difficile che sto vivendo ora è quella di dare una costante e giornaliera continuità al lavoro.
Esattamente come gli atleti, bisogna fare, fare e fare per poter allenare la creatività, mai abbandonare e lasciarla perdere.
Io devo ancora imparare tanto, ma sto vedendo molti miglioramenti da quando mi sono messa in pace con la mia testa e ho deciso di intraprendere a pieno questa strada, quindi consiglio a tutte di mettersi sotto con lo studio non solo specificatamente del canto, ma della teoria musicale e tutto quello che ne consegue (cosa che non tutte le cantanti sono abituate a fare).

RR: Prossimi appuntamenti da segnare sul calendario? Blurango e non…

BDC: Ci sono un po’ di appuntamenti: il 1 giungo con i Gipsy Caravan saremo a Cesenatico a inaugurare la bella stagione.
L’8 giungo con i Blurango saremo a Taranto al festival Medimex alla finale dello Sziget & Home Sound Fest. Sempre con Blurango il 16 e il 23 saremo in fiera a Bologna durante l’ evento Pro-Bo, inoltre il 16 saremo al Reno Splash, festival antirazzista a Marzabotto (BO). Per tutte le altre date seguiteci su FB e potrete scoprire altre varie date da luglio in avanti!

RR: Classica domanda di Gyal Powder: cosa fai appena ti svegli la mattina? Io per esempio ultimamente mi sveglio e metto subito su Trafalgar Square di Pablo Gad. E solo dopo la prima tune riesco a fare tutto il resto…

BDC: Appena mi sveglio la mattina ho bisogno di quei 10 minuti di silenzio (a meno che non sia in ritardo e debba fare tutto di fretta, il che non è così raro), esercizi di riscaldamento al piano e subito dopo partono brani diversi ogni giorno, da These Walls di Kendrick Lamar, Blessing di Chance the Rapper a un Crazy Race di RH Factor o uno standard jazz come East of the Sun.

 

Contributo fotografico concesso direttamente dall’artista